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Distretto rurale del Tartufo entro Maggio

Il presidente dell’Associazione Tartufai Senesi Valdambrini  «Ruolo Fondamentale nella promozione delle eccellenze locali»

Articolo uscito su LA NAZIONE Siena martedì 14 Gennaio a cura di Marco Brogi

L’associazione Tartufai Senesi, 250 soci e una presenza importante nella nostra provincia, sta lavorando a pieno ritmo per centrare un grande obbiettivo: dare vita al distretto rurale del tartufo.

«Nel prossimo futuro saremo concentrati soprattutto sulla tutela e valorizzazione del territorio, curando e coltivando l’habitat naturale del tartufo e promuovendo iniziative ed eventi locali – spiega il presidente Paolo Valdambrini -. Di fondamentale importanza, in quest’ottica, la realizzazione del Distretto del tartufo dove, in accordo con il sindaco di Montalcino-San Giovanni d’Asso, Silvio Franceschelli, il tartufo può giocare un ruolo fondamentale nella promozione delle eccellenze del comune, dall’olio ai cereali, al formaggio fino al vino».

E ancora: «Collaboriamo con tutti i comuni della provincia – aggiunge Valdambrini – Oltre che Montalcino,abbiamo rapporti  anche con i comuni delle Crete: Monteroni Asciano, Buonconvento, Rapolano Terme e Castelnuovo Berardenga con iniziative tipo la Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Giovanni d’Asso e Crete d’Autunno. Inoltre iniziamo a collaborare con iniziative analoghe con il comune di San Casciano dei Bagni.»

Foto del presidente Paolo Valdambrini

Credete molto nella sinergia con i vari territori.

«Sono fondamentali affinché si crei un indotto intorno al tartufo sfruttando il volano del turismo enogastronomico, in modo da arricchire l’economia turistica del territorio e competere meglio sul mercato turistico mondiale. Il tartufo è fonte di reddito e dobbiamo fare in modo che tale ricchezza sia fattore di crescita per le attività commerciali locali».

Cosa sta facendo l’associazione per proteggere le zone tartufigene?

«Storicamente i nostri soci hanno lavorato in modo da tutelare e mantenere l’ambiente tartufigeno, acquisendo un’esperienza che ora ci porta a migliorare la produzione di tartufi all’interno delle tartufaie controllate e coltivate gestite dall’associazione».

Qualche esempio?

«L’eliminazione della vegetazione infestante, piccole lavorazioni del terreno, rifacimento di scoline, diradamenti e potature, lavori che un tempo venivano svolti dagli agricoltori e che oggi vengono eseguiti dall’Associazione facendo si che quelle aree non vadano al degrado annientando la produzione di tartufo, continueremo  a realizzare nuove aree a raccolta riservata. Tali interventi vengono eseguiti, sfruttando la nostra esperienza, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud con cui abbiamo sottoscritto un’apposita convenzione».

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