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Siamo formiche o cicale?

La stagione di cerca e raccolta del Tartufo Bianco si ferma al 31 Dicembre in Toscana mentre in Piemonte continuerà sino al 31 gennaio. Di seguito le dichiarazioni rese all’ANSA dal presidente dell’Associazione Tartufai Senesi, Paolo Valdambrini, per tirare un bilancio dell’annata appena trascorsa:

“E’ stata un’annata difficile per i mutamenti climatici ciononostante il territorio delle Crete senesi, ben gestito, ha retto a queste avversità e all’alternarsi di piogge torrentizie a giorni di secca. La produzione si attesta nella media, la qualità ha tenuto e i prezzi sono rimasti su listini standard, 1.500-1.600 euro ma anche meno. Dunque alla fine il consumatore non ha pagato il conto del clima pazzo”.

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La proposta di allungare la stagione fino al 31 Gennaio era stata fatta anche qui in Toscana ma la nostra storia, Il nostro statuto e la nostra coscienza di tartufai ci impone di improntare le nostre azioni tenendo sempre a mente la tutela dell’ambienti tartufigeni della nostra provincia, che siano le nostre aree a raccolta riservata o terreni di libera ricerca. Siamo convinti che lasciare quei pochi tartufi che sono rimasti, e che potrebbero “scappar fuori” nel prossimo mese, sarebbe proficuo per il terreno poiché avrebbero modo di liberare le loro spore rivitalizzando il processo riproduttivo in vista di migliori annate nel futuro.

All’opposto continuare a raccoglierli sarebbe, da una parte, poca cosa rispetto all’economia del tartufo bianco, dall’altra, una probabile condanna ad una prossima stagione di bassa produzione.

Queste proposte arrivano dagli stessi ambienti che vorrebbero vedere la fine delle aree a raccolta riservata e allungare i periodi di raccolta, mossi dall’interesse del “prendi oggi e prendi anche domani”, fino ad esaurire completamente le aree tartufigene. Così il tartufo finisce. Proposte che non hanno nessun interesse a salvaguardare e a tutelare il Tartufo e il suo habitat.

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