Consorzio di Bonifica e Tartufai senesi insieme per tutelare un bene prezioso
L’intervento prevede il ripristino del regolare scorrimento verso valle di alcuni corsi d’acqua nelle zone di raccolta di tartufi a Monte Oliveto, comune di Asciano
Difendere la provincia di Siena dalle piene e tutelare un bene prezioso come il tartufo. La collaborazione tra Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud e Associazione Tartufai Senesi continua e porta a un nuovo importante progetto. Ogni anno viene rinnovato un protocollo d’intesa per la realizzazione di interventi di sicurezza idraulica mirati anche alla salvaguardia delle zone tartufigene. Stavolta l’intervento prevede il ripristino del regolare scorrimento verso valle di alcuni corsi d’acqua nelle zone di raccolta di tartufi a Monte Oliveto, comune di Asciano.
Fossi e torrenti scorrono in parte nel Sito Natura 2000, zona speciale di conservazione e zona di protezione speciale “Monte Oliveto Maggiore e Crete di Asciano”. Per questo i lavori sono realizzati seguendo rigorosamente le prescrizioni rilasciate dall’Ufficio tutela della natura e del mare della Regione Toscana.
Nella prima fase è stato completato il riescavo della sezione di un tratto del fosso del Segalino che non era più in grado di contenere le acque: bastavano piene ordinarie a provocare fenomeni di esondazione e allagamento delle aree adiacenti. Questa forte criticità presente nell’area da molto tempo aveva determinato la quasi scomparsa di gran parte delle formazioni tartufigene.
“Siamo felici di questa collaborazione per la quale ringraziamo il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud – afferma Paolo Valdambrini, presidente Tartufai Senesi – è una sinergia che funziona e che va avanti da diversi anni. Siamo reduci da diversi sopralluoghi nel Comune di Asciano e ci fa piacere sentirci sentinelle del territorio: ci auguriamo che il nostro messaggio giunga a tutte le istituzioni perché la manutenzione dei corsi d’acqua è importante”. “Come lo è – aggiunge – anche la tutela del tartufo, bene prezioso per tutto il Senese, da un punto di vista economico e turistico. Siamo contro la libera raccolta che impoverisce danneggia l’ambiente, raccogliere tartufi è un lavoro e ben vengano progetti come questo”.
“Le ultime precipitazioni atmosferiche – ricorda Fabio Bellacchi, presidente di Cb6 – hanno provocato la caduta di piante di pioppo che ostacolavano il deflusso delle acque e per questo sono state rimosse e messe in sicurezza”. A settembre, come da prescrizioni rilasciate, saranno messi in sicurezza gli altri tratti interessati che presentano le stesse criticità. “Questa collaborazione con l’Associazione tartufai senesi – aggiunge Bellacchi – è per noi molto importante per l’impegno sempre maggiore del Consorzio a tutela dell’ambiente, specie in un’area come questa che ha grande valenza ecologica ed economica per la presenza delle tartufaie”.