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La ricerca del Tartufo ai tempi del covid-19

Cane con mascherina

Viviamo un momento storico molto difficile e confuso e i provvedimenti del governo, a torto o a ragione, non scendono nel dettaglio delle molte particolarità di cui è costellato il panorama italiano. La nostra associazione ha quindi deciso di scrivere alla Regione Toscana affinché faccia chiarezza sulla possibilità di andare a cercare i tartufi e mantenere le tartufaie.

Qui di seguito riportiamo il testo della lettera:

Partiamo da una domanda: dove si colloca la ricerca del tartufo nell’ultimo DCPM?

C’è chi già si è azzardato nell’ipotesi per cui possa essere intesa come un’attività sportiva, o tutt’al più come attività motoria, e quindi permessa dal 4 maggio anche per gli hobbisti e gli occasionali. Il problema sta però nella definizione di ricerca del tartufo proprio come hobby, di conseguenza un’attività praticata nel tempo libero per piacere, interesse e divertimento. Ciò potrebbe farla rientrare nelle attività ludiche o ricreative all’aperto che non sono consentite. Recita infatti il DCPM del 26 aprile 2020 all’Art. 1 comma 1 lettera f “non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”.

Per il mese di maggio il problema non si pone visto che la ricerca del tartufo è chiusa ma potremmo avere lo stesso tipo di dilemma anche il 1° giugno, nonostante questa sia un’attività che si svolge nella stragrande maggioranza dei casi in solitaria e quindi con un rischio di contagio veramente esiguo.

Un altro problema che riguarda strettamente la nostra associazione sono i lavori di manutenzione delle tartufaie controllate. L’Associazione Tartufai Senesi ha un codice Ateco che le permette di operare e spesso i nostri soci si prodigano in piccoli ma essenziali lavoretti di manutenzione delle tartufaie, proprio in questi periodi dell’anno. Anche qui viviamo nell’incertezza che i nostri soci possano essere multati negli spostamenti dalla propria casa per fare queste manutenzioni o per seguire i lavori che affidiamo alle ditte.

La soluzione a questi dilemmi potrebbe essere un’ordinanza della Regione Toscana che permetta già da maggio la manutenzione delle tartufaie controllate e da giugno la ricerca del tartufo. Pensiamo che sia importante proteggere la filiera del tartufo tenendo conto che, con la crisi economica risultante dalla pandemia causata dal sars-cov-2, molte persone potrebbero trovare un po’ di respiro integrando il proprio reddito con quest’attività. Non di meno anche con la previsione di riapertura delle attività di ristorazione si dovrà fare in modo che un prodotto così importante e distintivo per il nostro territorio possa essere fornito a queste attività.

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