Menu Chiudi

Le Tartufaie non si toccano, frutto del nostro lavoro

Articolo uscito sul Corriere di Siena giovedì 14 Novembre 2019

Il primo week end della Mostra Mercato di San Giovanni d’Asso dedicata al Tartufo Bianco delle Crete Senesi ha riservato momenti di approfondimento per “addetti ai lavori” sul fronte della tutela del tartufo bianco sia dal punto di vista dei consumatori si da quello dei tartufai. Sabato è “partita la guerra” dell’Associazione Tartufai Senesi” alle salse che in etichetta si dichiarano, in grande, “tartufate” e nel retro del vasetto, in piccolo, scrivono “aromi” intendendo con ciò che il tartufo scarseggia mentre abbonda il bismetiltiometano, ossia un aroma derivato dal petrolio. “Se in quel vasetto invece del tartufo c’è un derivato del petrolio, chiamatela salsa al petrolio – ha detto il presidente dell’Associazione Paolo Valdambrini – poi vediamo cosa sceglie il consumatore”.

Ma c’è un’altra battaglia che i nostri tartufai stanno portando avanti per difendere le centinaia di ettari di tartufaie migliorate che gestiscono e che suscitano numerosi appettiti di cercatori extra provincia attratti dalla quantità di prodotto che vi si trova grazie alle cure, al lavoro e agli investimenti delle associazioni senesi. Appetiti che diventano importanti visto che siamo in una fase di riscrittura della vecchia legge sul mondo del tartufo che risale al 1985. per questo nella tavola rotonda che ha chiuso la giornata di domenica, l’Associazione Tartufai Senesi e il Comune di Montalcino, con il Sindaco Silvio Franceschelli a fare gli onori di casa, hanno chiamato a San Giovanni d’Asso i senatori Francesco Mollame (M5S) e Mino Taricco (PD) che con Giorgio Maria Bergesio della Lega mancato all’ultimo momento, hanno presentato i nuovi disegni di legge sul mondo del tartufo.

In sala, attenti, i sindaci del comprensorio che non vogliono vedere calare orde di cercatori da fuori provincia nei loro comuni: Fabrizio nucci, Asciano; Riccardo Conti, Buonconvento; Gabriele Berni, Monteroni; Agnese Carletti, San casciano dei Bagni. Il sindaco di Montalcino Franceschelli ha parlato chiaro ai senatori, interpretando il pensiero dei suoi colleghi: il territorio è pronto a difendersi se non saranno rispettate le sue specificità ed il lavoro per preservare integro l’ambiente, valorizzare la raccolta e l’indotto del tartufo.

“E’ stato un incontro positivo – ha detto il presidente dell’Associazione Tartufai Senesi – alla fine tutti si sono trovati d’accordo sulla necessità di tutelare, anche a livello legislativo, quella che è stata definita l’originalità del modello Crete Senesi. Siamo una realtà unica in Italia con le centinaia di ettari di tartufaie curate, migliorate e mantenute tutto l’anno a spese dei nostri tartufai e di quelli dell’Associazione del Garbo di Asciano. E’ chiaro che la tartufaia migliorata produce di più e meglio di quelle libere e non curate. Il nostro impegno lavorativo ed economico però deve essere riconosciuto e protetto”.

Condividi